Almeno dieci minuti, meglio venti
Fino a qualche tempo fa pensavo che per ottenere di più, in termini di risultati lavorativi e personali, fosse necessario non fermarsi mai.
La mia agenda non aveva buchi vuoti, ogni ora, a volte ogni mezz’ora segnavo appuntamenti e cose da fare.
Ottenevo in effetti tanto, apparentemente ero felice anche se…
A fine giornata mi sentivo appena in linea con tutto quello che secondo me dovevo fare; prima di andare a dormire leggevo bene tutti gli impegni del giorno dopo, per avere chiaro, ancora prima che iniziasse il giorno, di cosa avrei fatto nelle ore successive al riposo.
Un riposo disturbato però, pieno di voci, sogni di persone che mi parlavano, mi dicevano cose, a volte mi sembrava di non dormire affatto.
Il mio corpo era troppo spesso dolorante, con poche forze, insomma sembrava che più facessi e più avevo da fare, senza arrivare mai a sentire il momento presente e la vera pace.
Nella mia agenda non c’era spazio per il NIENTE.
Negli ultimi due anni ho imparato, ho capito, ho sentito, l’importanza e la carica che ti dona la meditazione, il riposo, anche solo dieci minuti al giorno, se puoi meglio venti.
Sono sincera, alcuni giorni mi obbligo ancora a sdraiarmi, a sedermi sul divano con gli occhi chiusi perchè il mio carattere mi porta a fare, a fare e fare ancora.
Che bello però, quando poi lo faccio!
Nel momento in cui chiudo gli occhi, libero la mente da tutti i pensieri, mi immagino in montagna, in un prato verde, seduta accanto ad un albero, vestita di abiti larghi e comodi color pastello, con solo il rumore del vento che muove le foglie e i miei capelli.
“Chiamo” a me le cose, le persone e gli animali che amo, sto con loro e con me e piano piano mi addormento.
Metto la sveglia e dopo venti minuti mi alzo e riprendo il mio pieno ritmo.
Sai qual è la cosa straordinaria?
Che vado più veloce dopo essermi riposata!
Quella che un tempo ritenevo una perdita di tempo, si è rivelata una pratica da vera guerriera!
Forse leggendo penserai che sono le solite riflessioni sulla meditazione che non portano a nulla, inutili, che valgono solo per alcuni.
Ti sbagli e ti chiedo di provare per capire davvero l’importanza di una musica rilassante nelle orecchie, il corpo abbandonato sul letto o sul divano o una poltrona.
Ma c’è di più.
Lo sai che se ti fermi, chiudi gli occhi e aspetti di “vedere”, potresti scoprire cose che non conosci di te? Potresti ricevere idee e illuminazioni che cerchi in modo estenuante da sveglio ma che non ti arrivano?
Ci sono tanti video in rete, ne ho scelto uno per te, di Carlo Lesma che ti racconta cose interessanti e poi ti aiuta a vedere, in una meditazione guidata.
Prenditi del tempo del tempo per te, prova a rilassarti ogni giorno almeno dieci minuti, meglio venti. Ricorda: la costanza è quello che ti porterà a stare davvero meglio; se ti fermi un giorno ogni tanto non serve, anzi fai peggio.
Prenditi cura di te, ascoltati, scopri cose nuove e ricaricati, riposandoti.
Siamo entrati nel periodo dell’anno più faticoso da un punto di vista lavorativo e climatico: l’ultimo trimestre coincide con l’autunno e l’inverno, stagioni intense.
Procedi con un valido alleato: TU.
Felice settimana.